Carissimo Cogitoergosum, credo che le melodie armoniose possano incidere positivamente e anche terapeuticamente sulle nostre cellule. Tempo fa si parlò anche di quelli esperimenti effettuati da un ricercatore giapponese, di cui ora non ricordo il nome, che faceva vedere come sottoponendo l’acqua a determinati suoni, al momento di ghiacciarsi apparivano dei disegni armonici come delle stelle, mentre se sottoposta all’ascolto di suoni stridenti assumevano forme caotiche.
Per traslare sul piano della sperimentazione personale, per me la musica ha sempre svolto un ruolo fondamentale, ad esempio mi stimola e aiuta la concentrazione mentre lavoro (preciso che svolgo un’attività manuale).
Vi ricordate la musica Dei Sententiae Sonantes, a me è rimasta incisa dentro. L’anno scorso quando sono stata sottoposta ad un intervento chirurgico piuttosto lungo (circa cinque ora di anestesia), prima di entrare in sala operatoria per tranquillizzarmi mi cantavo alcuni tratti di quella melodia, dal punto di vista terapeutico ha avuto un grande effetto benefico. Il risveglio è stato tranquillissimo e per fortuna l’intervento è riuscito ovviamente con il supporto della Catena!
Un fraterno saluto