Le informazioni date da wiwa70 per libera associazione mi portano ad alcuni dei nuovi vaccini anti Covid19 in fase di test. Il vaccino Pfizer/Biontech che tante speranze ha suscitato una settimana fa è un vaccino ad RNA. Ricopio direttamente alcune frasi tratte da una news dell’ANSA: “Vaccini di questo tipo utilizzano la sequenza del materiale genetico del nuovo coronavirus, ossia l’acido ribonucleico (Rna), il messaggero molecolare che contiene le istruzioni per costruire le proteine del virus. L’obiettivo è somministrare direttamente l’mRna che controlla la produzione di una proteina contro la quale si vuole scatenare la reazione del sistema immunitario. Nel caso del virus responsabile della pandemia la proteina è la Spike, l’artiglio molecolare utilizzato per agganciare le cellule sane e invaderle. La proteina Spike è stata una delle prime a essere individuata, è ben nota e si è osservato che il sistema immunitario umano è in grado di riconoscerla.”
Pertanto con il vaccino si rende il corpo umano pronto a riconoscere immediatamente la proteina spike e “non appena questo avviene, le difese dell’organismo stimolano la produzione di cellule B, che producono anticorpi, e di cellule T, specializzate nel distruggere le cellule infette.”
Sul Corriere della Sera – Salute si dice che altri vaccini in corso di test, come quello di Oxford che coinvolge anche la IRBM di Pomezia, sono basati su vettori virali, in particolare quello di Oxford “è basato su vettori virali derivati da adenovirus” (che è il virus del raffreddore)…”basato su una versione indebolita di un comune virus del raffreddore (adenovirus), che contiene il materiale genetico della proteina spike di Sars-CoV-2. Dopo la vaccinazione, viene prodotta la proteina spike superficiale, che attiva il sistema immunitario affinché attacchi il coronavirus in caso di contagio”.
Non tutto mi è chiaro, ma capisco che entrambe le tecniche – la prima più innovativa e la seconda più tradizionale – intervengono sulla proteina spike per stimolare l’organismo ad avere una reazione di contrasto; cambia il mezzo ma il fine resta il medesimo.