Ciao a tutti. Ritornando (dopo qualche ora di salutare riposo), accolgo l’invito del nostro Admin che ha incoraggiato a raccontare il proprio percorso di cura in relazione al rapporto con la Fratellanza di Miriam e alla propria eventuale guarigione.
Prima di tutto in tutte le situazioni patologiche che ho dovuto affrontare non mi sono mai sentito solo, la Fratellanza mi è stata sempre vicina. Molti anni fa mi ha aiutato ad uscire da una situazione di patologia difficile da diagnosticare e poi, come se la sua azione si estendesse benefica a tutto campo, attraverso un suo medico miriamico, mi ha ancora aiutato a trovare un posto in un ospedale dove ho potuto fare un intervento che in qualsiasi altro sarebbe stato, in termini di tempi (e non so con quale esito ), lunghissimo… Dopo qualche mese ho chiesto, di nuovo, aiuto terapeutico per un’altra mia patologia genetica per la quale ho ricevuto benefici influssi per tenerla sino ad oggi sotto controllo.
Ho sempre chiesto, dico la pura verità, cose importanti per la mia salute, mai per “sciocchezze” o cose facilmente risolvibili, anche per via del mio carattere schivo ed introverso. Per i miei piccoli “acciacchi” ho messo tante speranze nel rito quotidiano, in un pronto soccorso, nei strumenti che la Schola mi ha elargito e sempre con positività e fiducia nella Catena.
Ora che sto passando un periodo non facilissimo, e intuendo con sicurezza che da solo non riuscirei a trovare assolutamente un’ancora fissa, un periodo pieno di paure, di mille pensieri, di un milione di punti interrogativi, ho sentito il bisogno coinvolgente, impellente, intransigente, in tutto il mio corpo, in tutto il mio essere, in tutto me stesso, di essere supportato dalla Fratellanza di MIRIAM, bene supremo, che mi avvolge, che mi protegge, che mi da ottimismo buono e continuo. E’ come una corrente fisica continua di BENE, AMORE, OTTIMISMO, FORZA, POSITIVISMO, DI AGIRE, DI NON LASCIARSI ANDARE, DI COMBATTERE, DI DISTRUGGERE IL MALE che come un fulmine a ciel sereno è comparso in me e FAR VINCERE IL BENE E L’AMORE.
Pensare che in nove giorni in cui non è che sono venuto a capo del mio male, ma tutti, parenti, medici, amici, conoscenti ecc. ecc. mi riferiscono “Ma in questo breve periodo di covid, con tante difficoltà negli ospedali, nelle cure, nei dottori, come sei riuscito a fare tutto questo? non ci credono assolutamente!!!); io ci credo, lo so, è così, così è la nostra FRATELLANZA, così è il suo scopo, così è il suo basilare, unico scopo. Tutto ciò sono convinto serve anche a far crescere, a far aprire altri orizzonti del proprio essere. Possibile che la corrente profana della vita di oggi ci abbia portato in uno stato tale che non siamo più noi stessi e che tutto sia offuscato? E poi, per ultimo, in tutte le situazioni patologiche in cui ho ricevuto aiuto terapeutico dalla Miriam, possibile che tutto sia filato liscio nello svolgimento delle cure, dei tempi, dei medici giusti e di ogni altra cosa? Possibile? Voglio dire che la Miriam pensa proprio a tutto nel Bene.