Davvero interessante il richiamo di Tanaquilla allo studente vincitore del campionato mondiale anno 2019 in Cina, in merito all’abilità della memoria. Sicuramente, il fondo inesplorato della memoria segue più canali di espressione: dalla memoria razionale che mi viene da definire il livello più semplice a cui accedere, ma con capacità di ritenzione limitata credo a fattori molto soggettivi e, come sempre, diversissimi da una persona all’altra, a quella emotiva, più penetrante e duratura della prima, e, parlo per esperienza personale, ma ritengo sia un elemento comune a tutti, il fatto che più è intensa la partecipazione emozionale ad un determinato evento e più la memoria tende a trattenere l’informazione, una sorta di conoscenza esperienziale che può anche durare un’intera esistenza. E poi, non va assolutamente trascurata una memoria ancora più profonda e se vogliamo di natura ignota: quella stessa memoria che a volte, nei momenti ovviamente più inaspettati, magari mediante i sogni, viene a galla rievocando fatti occultati da tempo o addirittura non decifrabili mediante la memoria agganciata alla dimensione ordinaria. Nei suoi scritti, il Maestro Kremmerz menziona, sempre con dovizia di particolari, la memoria atavica ed il fondo astrale a cui, inconsapevolmente, a volte si attinge nelle situazioni più disparate. Voglio rimanere su poche esperienze personali in tale campo, e voglio citare un particolare accaduto più volte parecchi anni fa. Mio figlio era intorno ai tre anni di età, per un certo periodo, in alcune notti svegliava tutti con un tono di voce forte durante il sonno, pronunciando regolarmente parole o frasi incomprensibili in un linguaggio stile “teutonico”, con vocaboli potenti e spezzati di colpo in un “ah”, “zè” e così via, di più non ricordo, anche perché quando giungevo di corsa nella sua cameretta la sequenza era quasi finita. Questa cosa durò qualche mese, e poi più nulla. Man mano che cresceva, gli ponevo qualche domanda tesa a verificare eventuali agganci mnemonici a tali esperienze, ma niente. Un po’ per ridere e un po’ no, aggiungo che da due genitori con capelli neri e occhi scuri, uscì un fanciullo dai capelli biondi e occhi azzurri. Non mi restava che chiamarlo Ciro, per ben “posizionarlo” all’interno di questa “vetusta Italia”…… Ancora una cosa sulla memoria in primis legata alle potenzialità del cervello: ricordo in un’Agape di anni fa, che una signora invitata domandò ad una Sorella, quest’ultima iscritta alla Schola da molto tempo, quali obiettivi ci si potesse porre all’interno di un percorso Ermetico (cerco di sintetizzare) e le venne risposto se aveva mai pensato che nell’ordinario si utilizzino le risorse a disposizione dell’apparato cerebrale in una piccola percentuale, e che, sotto la Direzione di Chi ha già sperimentato, si possa progressivamente giungere ad un’espansione di coscienza, di cui la memoria opportunamente stimolata ne è una componente essenziale.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.