Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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Angelo
Partecipante
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Credo che, purtroppo, il reale pericolo, avvertito o meno, dalla maggior parte delle persone, scatti solo nel momento in cui ci si trova all’interno del meccanismo della “malattia”.
Troppo spesso le persone pensano:”A me non capiterà”. Quando invece avvine il contatto con il problema, gli occhi si apalancano.
Vi è troppa distanza tra il problema vero e l’avvertire che il problema possa colpire.
Viviamo in una società che trascura, in maniera molto pericolosa, il principio e la tutela della Salute, con la “S” maiuscola, laddove si è preferito mandare allo sfascio un sistema sanitario territoriale che avrebbe perlomeno garantito il rapporto diretto tra medico e malato, lasciando al servizio ospedaliero la gestione delle situazioni più gravi, ed evitando così che gli stessi ospedali divenissero luoghi di trasmissione senza controllo.
Mia sorella, mio cognato e miei due nipoti a marzo hanno contratto il Covid. La trafila burocratica, la paura della malattia, il confinamento domiciliare senza supporto da parte di un servizio pubblico, del tutto incapace di gestire la situazione, avevano trasformato la loro vita in un incubo. Poi tutto è andato bene, ma il senso di essere lasciati completamente a se stessi è stato per loro enorme.
Credo che l’uomo impari solo a seguito del senso di paura che lo accompagna quando si trova nei momenti difficili, ma poi, forse per un sistema di autoprotezione, dimentica, e tutto torna come prima, come se nulla fosse successo.
Da qui la doverosa necessità di dover essere obiettivi e consapevoli: ma quanti lo sono? Se ci fosse il vero concetto di Bene e di Amore all’interno della nostra società, quel Bene e quell’Amore disinterassato, pieno e attivo, al quale ognuno di noi dovrebbe aspirare, il mondo sarebbe diverso, perchè ci sarebbe veramente un sano concetto di salute populi, che ormai non trova più spazio nella nostra società.
Confido di avere sempre quella Forza che ci consente di combattere per la nostra e per la salute degli altri, confidando che un domani tutti possano essere uomini e donne di buona volontà.
Per il momento, mascherine, distanza, lavaggio delle mani e tanta consapevolezza che l’arma più grande è Amore e Bene.
Prima o poi vedremo i risultati del nostro impegno, tutti parti di quell’UNO che era, che è che in eterno sarà.
Un abbraccio e un grazie a tutti Voi e ai Maestri per tutto quello che ci hanno fornito, che ci forniscono e che ci forniranno in questa e in tutte le altre nostre vite.
Buona navigazione a tutti.

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