Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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Buteo
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Ti ringrazio per la segnalazione, Guglielmo Tell, perché in questi mesi avevo l’esigenza di una sterilizzatrice UVC per i materiali dello studio, e finalmente ho provveduto!
Non saprei che dire riguardo all’effetto germicida e virucida della luce blu delle lampade LED. Chi ne espone le proprietà dice di aver utilizzato luce che, con lunghezza d’onda di 410-430 nm, ricade nel violetto, ancora nell’ambito del visibile.
Da anni si utilizzano dispositivi a raggi UltraVioletti per sterilizzare materiali e ambienti. I raggi UV hanno lunghezza d’onda compresa fra 100 e 400 nm, ma l’effetto germicida e virucida è comprovato solo per gli UVC (100-280nm) e non per gli UVA e UVB, che sono di lunghezza d’onda maggiore. Sono gli UVC a provocare rotture nel DNA e RNA, con effetto letale su microorganismi e virus e azione mutante e cancerogena sulle cellule umane. La luce viola non ha questo effetto, si sa però che danneggia la retina e provoca disturbo dei ritmi biologici e del sonno. In questi ultimi anni lampade a LED a luce blu sono proposte nella terapia di acne, dermatiti e ulcere; stanno poi prendendo spazio in campo estetico come antiage.
Vale anche qui la regola per cui studi innovativi siano da porre al vaglio della comunità scientifica, che verificherà correttezza di procedimento, veridicità dei dati presentati e dei risultati prodotti. Per i molti interessi sottesi al lancio di nuove tecnologie, prudente sarebbe un atteggiamento di attesa.

Bellissimi i grafici che ‘linki’, Alef2006, rendono bene il divenire della situazione. Invece, riguardo all’articolo de Il Post, direi che siano confondenti i modelli che confrontano i dati dei contagi attuali con quelli d’inizio pandemia. Allora non disponevamo di un test diagnostico (il tampone); quando poi è stato approntato e testato a tempo di record, non disponevamo di laboratori con la tecnologia necessaria a processare la mole di tamponi che ci sarebbero occorsi. Mi sembra un tempo così lontano, ma sono solo 6 mesi fa. Ritengo fuorviante correlare il numero dei contagiati di allora con quelli di oggi: non abbiamo dati sui contagi nei mesi invernali. Parlare di seconda ondata oggi in Italia, basandosi su quelle curve significa volerci illudere che il virus sia meno aggressivo. Oggi, se non sapessimo del SARS-CoV2, non ci accorgeremmo dell’infezione che sta serpeggiando, come non ce ne accorgemmo nei mesi di dicembre? gennaio? o forse prima? Sono i ricoveri in Terapia Intensiva da tenere d’occhio…

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