Rispondi a: Novilunio ed eclissi

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Angelo
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Caro Kridom, ho trovato questa spiegazione, che mi sembra abbastanza chiara, ma come tutte le spiegazioni, va correttamente interpretate (e io non sono in grado di farlo), ma lascio aperta la discussione per chi ne sa molto più di me:

“Ogni stagione ha di norma tre lune piene, ma poiché il ciclo della luna, come quello della donna, è di 28 giorni, mentre ogni mese ne contiene mediamente trenta, succede che sette volte ogni 19 anni si verifica una stagione con quattro lune piene, dando luogo al tredicesimo plenilunio.
Quando due plenilunii cadono nello stesso mese, la tradizione assegna alla seconda luna piena il nome di Luna Blu.
Naturalmente ciò non ha nulla a che vedere con il colore della luna, anche se in modo assolutamente imprevedibile la luna può anche assumere questa insolita colorazione, dovuta alla presenza di polveri nell’atmosfera.
Fu quanto accadde nell’ultimo secolo e mezzo per tre volte: nel 1883 in occasione dell’eruzione del vulcano Krakatoa, nel 1927 a causa dei monsoni seguiti ad una stagione particolarmente secca, e nel 1951 in seguito ad un enorme incendio della foresta canadese.
Sarà per via dell’eccezionalità di tale evento che in inglese si usa dire “Once in a blue moon” per indicare un fatto rarissimo, proprio come noi diciamo “a ogni morte di papa”.
Secondo il Maine Farmers’ Almanac del 1937 si attribuisce ai primi coloni inglesi la tradizione di dare un nome a ciascuna luna piena dell’anno. Sarebbero dunque stati loro a chiamare Blue Moon la tredicesima luna, per non confonderla con le altre.
In realtà l’origine è controversa: secondo alcuni il termine deriva semplicemente dal fatto che su alcuni calendari la seconda luna piena del mese veniva stampata di colore blu per distinguerla dalla prima, secondo altri deriva da una antica tradizione popolare ceca, secondo altri ancora da una storpiatura del termine francese double lune in Blue Moon.
Queste teorie non sono suffragate da prove, mentre molto più credibile sembra essere chi ritiene che la tradizione abbia origini molto più vicine a noi e che derivi da un banale errore di interpretazione.
Infatti in un articolo apparso sul numero di luglio del 1943 della rivista Sky & Telescope, l’autore Pruett interpretò malamente la tradizione attribuendo l’appellativo di luna blu alla seconda luna piena del mese.
La questione si sarebbe risolta rapidamente e la cattiva interpretazione sarebbe rimasta confinata ai lettori della rivista se nel 1980 l’articolo non fosse stato riproposto durante una trasmissione di carattere astronomico della radio nazionale americana. Da allora, potere dei mezzi di comunicazione, l’errata interpretazione sostituì la tradizione originale.”
Un caro saluto a tutti.

La sua energia

Qualunque ne sia l’origine del nome, non c’è dubbio che la tredicesima luna è un evento eccezionale, legato all’energia di ciò che è insolito, raro e di conseguenza ancor più magico.
Essa è la luna più stravagante e rara, quella che capita ogni tanto, e per questa ragione alcuni la considerano una Luna magica, altri una Luna pazza… e fu chiamata “La Luna Blu”.
L’omonima famosissima canzone “Blue Moon” di Bill Monroe fa riferimento ad uno stato di particolare malinconia, così per taluni “avere la Luna blu” significa portare in sé tristezza e solitudine.
Per altre tradizioni invece il carattere di eccezionalità conferiva a questa Luna caratteristiche di punto di riferimento per i propri traguardi, per vedere se i propri scopi fossero raggiunti, e per meditare sulle mancanze. Per questo si dice sia adatta alla divinazione e agli incantesimi più potenti.
Nella pratica viene di associata ad animali di potere come serpenti e gufi, mentre i colori ricorrenti sono ovviamente le tinte più scure del blu ed il viola; la pietra per eccellenza è l’ossidiana e l’albero preferito è il sambuco.

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