Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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garrulo1
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Voglio riallacciarmi al post di m_rosa del 14 settembre u.s. Chiaro, le intenzioni salutistiche che ho menzionato….. siamo sempre alle solite: facile a dirsi…. Inoltre, quand’anche riuscisse in toto la “ricetta” per non ammalarsi, credo non basterebbe, almeno ab initio; in pratica, se una persona ha impiegato magari trent’anni per intaccare o far ammalare un organo o una funzione dell’organismo, ci vuole tempo oltreché metodo, per riportare le cose in equilibrio. Però, specialmente in questo momento, ritengo sia buona cosa, per non dire cosa buona e giusta, organizzare le energie nella direzione in questione, magari partendo proprio dal regime alimentare (e qui non si finisce mai di imparare l’arte di alimentarsi). Ippocrate sentenziava come il cibo fosse la prima medicina per prevenire le malattie, la frontiera contro il pathos, esortava i cittadini ad attivarsi consapevolmente, incitava i medici in tale direzione secondo il diktat: “rendi medico il tuo paziente” e via di questo passo. Colpisce la coerenza nei fatti del padre della moderna medicina, che nonostante i tempi duri anche allora e le terapie molto diverse dalle attuali, arrivò alla bella età di novanta primavere. Per quanto riguarda l’ambiente fuori di noi, tento sistematicamente, tra qualche successo e quotidiani fallimenti, di farmi coinvolgere il meno possibile da situazioni con picchi emotivi, stress, irritazione ecc…, personalmente, appena il cortisolo esce dal trend ordinario, da lì a poco arriva il conto decisamente salato….. In conclusione, giorno dopo giorno tento, a tentoni, di muovermi in questa direzione.
Un caro saluto, un abbraccio ed una buona domenica a tutti i naviganti.

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