…. “mi sembra di notare che l’approccio terapeutico alla malattia resti cristallizzato sempre sulle solite posizioni”.
Pare ache a me, Gelsomino. Soprattutto noto che generalmente le persone non sono educate a conoscersi, a percepire le modificazioni del proprio organismo, a avvertire ogni novità nel funzionamento degli organi, nel proprio odore, a riconoscere ogni piccola differenza. Non sono educate all’attenzione a se stesse. Cosa che, invece, la Schola ci ha sempre indicato come conoscenza importante.