Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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Buteo
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Riguardo alla preoccupazione che esprimi, Mandragola11, dal mese di febbraio, noi, neonatologi e pediatri, siamo stati col fiato sospeso, perché non sapevamo quali potessero essere gli effetti del virus sui nascituri di madre affetta da Covid-19. Temevamo di dover trattare sintomi, d’imprevedibile entità, senza avere conoscenza del quadro patologico sottostante. Non sapevamo se il virus fosse capace di passare il filtro placentare e, qualora lo fosse, in quale epoca della gestazione avvenisse, se nella fase embrionale o più tardi nel feto. Sapevamo però dalla virologia che, in genere, tanto maggiore è il danno quanto più precoce è l’infezione in utero. E ancora, il virus avrebbe potuto trasmettersi dopo la nascita dalla madre Covid+? e solo da quella malata o anche da quella asintomatica? al momento del parto, con necessità di taglio cesareo elettivo? o durante l’allattamento attraverso il latte materno? oppure anche solo con l’accudimento, per l’inevitabile stretto rapporto fisico fra madre e neonato? Riusciamo a immaginare anche il solo possibile danno al neonato per mancanza dell’abbraccio della mamma? In quella, ma anche nell’odierna situazione, la massima attenzione è volta alla tutela della salute materna, e a quella del nascituro. Forse non lo ricordiamo più, ma allora (e sono solo pochi mesi) le future mamme ne erano ben consce.

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