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Di Amir D Acze: Entaglement – Il più grande mistero della fisica – Raffaello Cortina Editore, Milano 2004
Per meglio comprendere come la nuova fisica, ed altre discipline si stiano avvicinando all’idea fondamentale dell’unità dell’esistente e al ruolo unitario di materia-energia consigliamo la lettura di questo libro. Nel testo si dice che “il tentativo dell’umanità di comprendere la natura della luce e della materia risale all’alba delle civiltà”. Oggi, come auspicato dallo stesso Kremmerz, la nuova fisica sembra avvicinarsi, così come ammette, a idee antichissime sulla realtà della materia, in alcuni casi davvero sconcertanti. La teoria dei quanti (minute particelle come atomi, neutroni, fotoni, ecc.) non offre la stessa struttura di causa effetto che siamo abituati a trattare ogni giorno. Esempio ne è il fenomeno dell’Entanglement. Nella meccanica quantistica due particelle che in un certo punto interagiscono rimangono intrecciate tra loro: qualsiasi cosa accada a una di loro, non importa a che distanza si trovi dalla sua “gemella”, influenzerà l’altra immediatamente. Infatti secondo la meccanica quantistica la condizione della località (cioè il principio secondo il quale il risultato di una misurazione effettuata su un sistema non può essere influenzato da operazioni effettuate su un sistema distante, con il quale aveva interagito in passato) non è una caratteristica del micromondo. Ma perché mai un evento che accade in un posto deve influenzare istantaneamente qualcosa che accade molto lontano da quel posto? Il teorema di bell che ancora i fisici continuano a studiare dimostra che l’entanglement (cioè una specie di influenza tra due particelle che, avendo interagito una volta, seppure distanti, continuano a scambiarsi influenze) è un fenomeno reale che implica profonde revisioni sulla natura dello spazio-tempo e sui fondamenti della teoria dei quanti. Questa scoperta porta come prima scommessa scientifica all’idea del teletrasporto. Ma anche a risolvere questa domanda: dove si colloca il confine che separa il macromondo, che conosciamo grazie all’esperienza diretta quotidiana, dal micromondo dei fotoni, degli elettroni, dei protoni e poi degli atomi e delle molecole?