L’immagine che si forma è a colori, Buteo, e, pensa, il fenomeno era conosciuto fin dall’amtichità e poi nel Rinascimento molti pittori facevano uso della camera oscura per le loro opere. Quando invece si prova a “fissare” l’immagine su un supporto allora nasce la fotografia e qui è fondamentale la composizione di questo supporto. Si scoprí che l’argento è sensibile alla luce e quindi si prepararono lastre su base argento esposte alla luce del sole penetrante una camera oscura. Le prime immagini erano in bianco e nero mentre poi la scoperta di altri reagenti permise la stampa di foto a colori.
Non si può non notare che proprio l’argento, materiale lunare per eccellenza della nostra
Tradizione Ermetica, sia l’elemento che nella camera oscura reagisce con la luce solare restando impressionato dell’imnagine illuminata che viene proiettata. Sembrano interessanti analogie…
Un abbraccio a tutti.