Rispondi a: La Scienza Ermetica nelle Arti

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kridom
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Nicolò benvenuto su questo verde prato fiorito. In merito a come Platone vedeva l’arte, per quello che ricordo egli riteneva che il mondo sensibile sia una brutta copia del mondo delle Idee, per cui l’arte – in quanto copia della natura, cioè del mondo sensibile – diventa la brutta copia della brutta copia; pertanto difficilmente Platone poteva avere una visione positiva di un dipinto o di una scultura o di un componimento poetico. Eppure anch’egli ha scritto molte opere che sono arrivate sino a noi, al contrario di Socrate che non ha mai scritto nulla.
Non saprei darvi personalmente un chiaro significato, ma ricordo che alcune cattedrali gotiche (penso a Chartres e ad Amiens, in quanto citate da Fulcanelli) o i disegni presenti in alcuni libri alchemici, ad esempio l’Atalanta Fugiens di Maier, hanno un valore che non è solo di testimonianza ma anche di indicazione di un percorso per chi sa leggere il messaggio. Poi, come scrive Ippogrifo, tutto ciò non basta perchè ad un certo punto ci vuole un Maestro che trasmetta un insegnamento e oggettivizzi i passi compiuti. Un abbraccio a tutti i naviganti

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