Rispondi a: La Scienza Ermetica nelle Arti

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ippogrifo11
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Prima di intervenire nel merito, do’ un benvenuto a Nicolò nel forum del nostro sito. Mi permetto poi di sollevare qualche dubbio circa la non idoneità dell’arte di trasmettere la scienza ermetica: le tante testimonianze incise nella pietra e pervenute sino a noi, le rappresentazioni allegoriche codificate nelle arti figurative e nella letteratura, solo per citare qualche esempio, starebbero a dimostrare il contrario e lascerebbero intravedere invece la proteiforme capacità della scienza ermetica di veicolare sé stessa nelle modalità che appaiono di volta in volta più acconce alla bisogna. Stesso discorso mi pare possa farsi per l’Ermes e il suo modo di manifestarsi: al riguardo basterebbe leggere quello che scrive il Maestro Kremmerz. Il problema credo che stia nel significato che si è soliti attribuire alle parole, tanto più quando si pensi che tale significato sia univocamente determinato e in linea con quello dettato dal senso comune. Ma in ermetismo non funziona così; il metodo ermetico ci rammenta costantemente che la scienza si acquisisce per sperimentazione diretta e dunque per sapere cosa sia per davvero l’Ermes, quale ne sia il moto e i modi di azione, bisognerebbe sperimentare la condizione che ne renda possibile la manifestazione nella sua pienezza o, almeno, nelle sue gradazioni, condizione che è strettamente correlata al grado di purificazione in atto; in altri termini, al tratto di percorso evolutivo-iniziatico compiuto, per il quale diventano indispensabili – e qui devo dare ragione a Nicolò – l’insegnamento orale e la preaenza di Chi sappia seminare “parole con scientifica consapevolezza”.
A tutti un caro saluto.

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