Mi collego a te G_B: condivido che sia più facile scorgere “i semi della narrativa” “leggendoli” in situ dove sono stati fatti, ad esempio nella grotta, ma molto meno facile nei musei, dove come giustamente dice Vitriol sono ridotti a souvenir come la Mensa isiaca. Del resto ogni seme vuole il suo terreno, il suo habitat, affinchè viva e possa “raccontare” il suo messaggio, no?