Rispondi a: La Schola e la sua continuità

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anima critica
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Riprendo l’argomento sulle comete sollevato da G_B, che mi ha stuzzicato un tantino.
Senza dubbio, l’ipotesi che le comete si prestino alla trasmigrazione di anime terrestri verso altri mondi è suggestiva e, per certi versi, anche romantica. Tuttavia, alla luce delle conoscenze scientifiche di oggi essa appare poco verosimile e sarebbe poco efficiente anche per le stesse anime. Basta fare qualche piccolo calcolo. Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro sistema planetario, dista 4.2 anni luce, ossia viaggiando alla velocità della luce (circa 300 mila chilometri al secondo) si impiegherebbero 4.2 anni per coprire la distanza che ci separa da quella stella e dai pianeti che eventualmente le orbitano intorno. Una cometa interstellare, che viaggia a una velocità intorno ai 150 mila chilometri all’ora impiegherebbe all’incirca 30 mila anni per coprire la distanza che separa il sistema solare da quello di Proxima Centauri, e cioè un periodo di tempo che va dall’apparizione dell’uomo di Cro-Magnon a oggi. Ripeto, tutto questo alla luce delle conoscenze attuali. E poi resta la domanda: quanto sono rilevanti 30 mila e più anni rispetto ai tempi cosmici e all’eternità della vita?
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