Rispondi a: Equinozio di Primavera

wiwa70
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Molto bella la poesia a Pane! A proposito di pane, in un bel documentario su reti nazionali,condotto da un noto ricercatore del CNR,in cui un neurobiologo parlava della grande intelligenza potenziale del mondo vegetale,in termini di recettività, sensibilità e adattamento, in grado di sopravvivere di gran lunga all’Umanità, è stata tracciata la ‘storia d’Amore’ tra l’Uomo e il grano fin dai tempi dell’Homo Sapiens, quando l’Uomo, da cacciatore diventò coltivatore:inizialmente raccoglieva i chicchi uno per uno con le mani ma andavano dispersi quasi tutti, in quanto debolmente rinsaldati al fusto e ciò rendeva dispersivo e oggi diremmo anti-produttivo utilizzarlo; ad un tratto è avvenuta una mutazione genetica spontanea per cui i chicchi spontaneamente si sono rinsaldati alla spiga semplicemente creando una membrana apposita. Questo ha permesso all’Uomo di cambiare tecnica di raccolta e di mietere la pianta direttamente dal fusto(mietitura), utilizzando a pieno tutti i semi! Questo comportamento dativo e donativo della Natura nei confronti dell’Uomo,non vi ricorda proprio quello del mito di Tagete, il Dio Bambino, venuto fuori dalla zolla di terra che insegna i segreti dell’agricoltura all’Umanità? Mi sono chiesta, inoltre, qualora la sollecitazione dell’Uomo sulla Natura, non fosse stata in positivo,come in questo caso, ma in negativo, diventando forzatura e prevaricazione, si potrebbe ipotizzare che la Natura, come qualsiasi altro Essere Vivente e Vivo, dotato di un sistema immunitario proprio, non potesse mettere in atto un’azione di difesa, per riequilibrare e risanare ciò che non sente sintonico con Sè stessa…magari attraverso calamità naturali come terremoti, tsunami, e non ultimo le pandemie? Nel frattempo, una notizia singolare e curiosa in tal senso arriva dalla Bolivia, la quale ha radicato molto forte il culto della Pacha Mama(Dea madre) che riconosce legalmente per la prima volta la Madre Natura come un Essere Vivo, ‘concedendole’ 11 diritti legali grazie ad una legge di sviluppo integrale per vivere bene ed in equilibrio con Essa. Tra i diritti riconosciuti alla Natura in questa legge ci sono: il diritto alla Vita, in quanto senza di Essa c’è danno e non c’è Umanità e, ancora, il diritto a continuare i propri cicli vitali, compromessi spesso dalle attività umane; diritto all’equilibrio degli ecosistemi e delle comunità umane; all’aria, all’acqua pura e a non avere la sua struttura cellulare contaminata e alterata, riconoscendo le risorse di un territorio come “benedizioni”. Chi danneggia è obbligato a ripristinare e/o riabilitare integralmente il danno accidentale e/o intenzionale commesso, riavvicinandosi alle condizioni preesistenti al danno, al fine di stabilire “una visione e fondamenti di sviluppo integrale in armonia ed equilibrio con la Madre Terra, per garantire la continuità della capacità di rigenerazione dei componenti della Terra e dei Sistemi di Vita”.

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