Rileggendo i post di questo spazio dedicato alla Pandemia, mi hanno colpito i riferimenti alla pratica della purificazione degli ambienti con l’ozono, che quando praticati con metodo rigoroso come precisato da Buteo, vanno sanati senza personale all’interno del locale oggetto del trattamento (come saggiamente e per esperienza, ricordava in Reparto la Capo Sala). Ebbene il pensiero corre alle istruzioni date a suo tempo nella Scienza dei Magi dal Maestro Kremmerz, Volume I Pagina 152, a piè di pagina. Così sta scritto: ”Quando per lunghe ore molte persone respirano in ambiente chiuso, il fiato o effluvio o efflusso animale forma un coagulato morto, la cui putrefazione porta conseguenze di genere differente e serve delle volte non solo a propagare, ma a generare le infermità contagiose. I vagoni della ferrovia e gli omnibus o carrozzoni di trams, i teatri chiusi ermeticamente, per quanto siano veicoli di civiltà, giovano molto alla propaganda di un qualunque contagio, per le coagulazioni astrali”. E già, qui per quanto ho compreso veniva posta in evidenza, (stavo per dire spiattellata) una costante legge di contatto fluidico tra le aure delle persone presenti in primis dentro ambienti chiusi. Specificava il Maestro sempre nella Scienza dei Magi Volume III, Pagina 46: “Ma nella vita quotidiana ogni specie di vicinanza tra due persone si determina una compenetrazione di aure, la quale prestabilisce il risultato delle cose che le che persone trattano, sia un affare, sia una discussione accademica, sia una decisione importante”. E ancora alla Pagina 43: ”Esiste una legge di comunione tra gli esseri viventi che segna le tappe verso un progressivo avanzamento verso il vizio o la virtù per vero contagio”. Concludeva infine con l’affermazione che “come vi è epidemia morbosa esiste epidemia morale”. Le indicazioni date oltre un secolo fa (quanto mai ambivalenti) sono perfettamente attuali, dall’aerazione fino all’esasperazione degli ambienti chiusi che aiuta a liberarsi da qualunque forma di contagio di qualunque natura in primis virulenta (importanza dell’attuale distanza sociale), ai profumi (resine, gomme, zolfo) scelti ad arte ed utilizzati mediante combustione possibilmente su carboncino, in quanto il fuoco è espressione tangibile di un atto che purifica e rinnova. Nel bellissimo video postato da Guglielmo Tell, viene divulgata la certificazione della ricerca fatta nell’anno 1995 dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Torino, dove venne verificata l’azione battericida all’interno di un’aula universitaria di circa l’80% (con misurazioni fatte prima e dopo la frequentazione dei discenti), proprio mediante la vaporizzazione operata nell’ambiente con resine di incenso e propoli, ma il docente cita anche l’azione nell’ambiente di oli essenziali di timo e limone e altri rimedi ancora. Probabilmente, una identica Legge presiede alle varie forme di contagio, cambia l’approccio in relazione ai tempi, ma credo che “la musica” sia sempre la stessa.
Con l’augurio a tutti di una buona serata.