Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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kridom
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Il post di mandragola mi da lo spunto per condividere una domanda che mi sono fatto. Perché compaiono i virus? Tutto parte dai vari video che girano su whatsapp dove il virus ci parla e ci spiega perchè è venuto, immagino che molti fra voi ne abbiano ricevuto qualche versione. Essenzialmente il messaggio del virus sarebbe che è venuto a punirci e/o che è venuto a riportare equilibrio (a seconda degli autori del testo). Questo mi porta a fare 2 ordini di considerazioni:

1. c’è una parte del genere umano che evidentemente sente necessaria una modifica nei nostri schemi di comportamento e quindi il virus rappresenta lo strumento per realizzare tale cambiamento in positivo, ma – affinchè la modifica sia duratura – lo shock indotto dal virus dovrebbe o essere molto intenso (e al momento non mi sembra che sia così) o durare sufficientemente a lungo, in caso contrario potremmo dimenticarcene in pochi mesi;

2. credo che la questione dell’equilibrio dell’uomo nella natura sia molto più complessa di quanto si percepisca generalmente, perchè sono successe tante pandemie nella storia in contesti differenti. A caso ne prendo 3 fra quelle che sono state molto significative nella storia: la Peste di Atene (tra il 430 e il 426 a.c.), la Peste Nera (tra il 1347 e il 1353) e la Spagnola (1918 – 1920). Un elemento comune alle 3 pandemie è che si verificano in contemporanea a guerre (Atene e Spagnola) o a carestie (Peste Nera). Almeno per quanto riguarda la Peste Nera è accertato che il contagio sia avvenuto tramite pulci, si ipotizza che anche per la Peste di Atene la fonte di contagio sia di tipo animale, mentre per la Spagnola si ipotizza che essa derivi da un ceppo di virus umano che si è fuso con uno animale. Da ciò ne ricavo che spostamenti di popolazioni (le guerre comportano uno spostamento massiccio di persone, si pensi anche alla peste descritta dal Manzoni, portata dai soldati mercenari conosciuti come Lanzichenecchi) uniti a scarsa igiene e carenze alimentari contribuiscono enormemente alla diffusione di epidemie, ma non spiegano perché un’epidemia nasce. Inoltre, mi sento di affermare che la società medievale e la società ateniese fossero molto meno individualiste della nostra società e che inquinassero molto poco, pertanto escluderei l’ipotesi che il Covid19 sia arrivato per punirci nel nostro eccessivo individualismo o perchè inquiniamo.

Di conseguenza non ho una personale risposta alla domanda che mi sono posto se non che si tratti dell’incessante lotta tra il Bene e il Male o che si tratti dei naturali cambiamenti degli equilibri universali perché non esiste in natura un equilibro immobile ma esistono solo equilibri dinamici e che in questo continuo fluire ci sono anche i virus, le guerre, le nascite, i movimenti degli astri e delle galassie.

Provo a dire la mia sulla domanda che ci fa Alef, cioè se è importante tenersi aggiornati in merito alle questioni connesse alla diffusione del Covid19 in quanto ognuno di noi “può fare il suo per contrastare l’impatto del Covid sull’economia italiana” perché “anche questo significa fare del Bene e non è in contrasto con l’essere Miriamici”. Ognuno di noi può fare del Bene anche senza essere ossessionato dalla valanga di informazioni che ci arrivano in questi giorni che dicono di tutto e di più e che mi ricordano anche un film dove il Rag. Ugo Fantozzi ascoltava tutti i programmi politici per decidere chi votare e alla fine il suo cervello andava in tilt. Anche perché, per quelli di noi che non hanno responsabilità politiche, sanitarie o di gestione delle emergenze, la cosa migliore che possiamo fare è seguire le indicazioni ufficiali e quelle della Schola. C’è un’altra distinzione sottile che vorrei fare e cioè cosa si intende per fare del Bene, potrei portare una quantità di esempi personali in cui pensavo di fare del bene e ho sbagliato, pur essendo in buona fede. Ti posso dire che sto lavorando da casa in smart working, cerco di lavorare bene in modo da onorare il mio dovere con il mio datore di lavoro ma sapere il numero di tamponi che si fanno in Lombardia e Veneto oppure sapere se un farmaco potrebbe dare qualche beneficio o ancora sapere se l’Unione Europea ci da gli eurobond/coronabond non cambia il genere di obblighi che ho perché si tratta di elementi che possono anche impattare sulla mia vita ma su cui non posso incidere.

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