Porto la mia testimonianza sul Circolo Virgiliano.
Ebbi modo di conoscere il successore di Vinci Verginelli nel 2005. Tramite parenti che mi indirizzarono presso di lui dandomene i contatti.
Il mio percorso durò pochissimo. Anzi, a dirla tutta, nemmeno iniziò. Perchè la mia ignoranza e la mia presunzione non mi permisero di comprendere con chi avevo a che fare.
Da allora ho girato tante accademie e gruppi fino al 2013… anno in cui mi sono allontanato dalla Miriam (o, se preferite, pensate pure che non ci sono mai entrato).
Beh … da allora di persone, nell’ambiente kremmerziano, ne ho conosciute tante. Con pregi e difetti, come tutte le persone di questo mondo.
Ma mai più ho ritrovato la stessa serietà e la stessa capacità di stare al proprio posto che contraddistingueva l’agire del successore di Verginelli.
Perchè anche stare al proprio posto è un’azione. Una grande azione. Perchè non ti fa fare il passo più lungo della gamba, perchè non hai altra ambizione se non il tuo ascenso personale e perchè è prerogativa di persone che non hanno grilli per la testa e che, di conseguenza, nemmeno te li possono passare.
Senza che nemmeno entrassi a far parte del Circolo Virgiliano, quindi, il successore di Verginelli mi diede un grande insegnamento … l’unico rammarico, per me, è che fu anche l’ultimo.