Carissimi, questo spazio è diventato nuovamente il soggiorno rilassante in cui incontrarsi. Molti amici si sono trasferiti nella Sala Convegni adibita generosamente e sapientemente per la tematica che ci coinvolge tutti in questo periodo.
Io qui, nella confidenziale atmosfera fraterna, dove abbiamo sorseggiato insieme tisane e quant’altro accanto al camino, fuoco sempre ardente, oggi vado sulle riflessioni fisiche e culinarie.
Ho, con sacrificio mirato, perso svariati chili, mi piaccio di piu’, cammino e respiro meglio, metto gli indumenti piu’ vicini alla mia personalità.
Non mi faccio certamente fregare dalla nuova situazione di “arresto domiciliare” per ingrassare!
Se apro la porta di casa mi giungono i piu’ svariati odori di ragu’ (infrasettimanali!), parmigiane e torte varie. Se mi reco sul terrazzo per una “passeggiata solitaria” e per fare moto, sempre necessario all’aria aperta , dalla canna fumaria arrivano odori irrespirabili di pizze di cipolla. Cosi invece di “invidiare” la preparazione a manetta di cibarie buone e caloriche, oggi vi dico cosa ho preparato:
– rape stufate, quantità necessaria per pranzo e cena
– petto di pollo arrostito
– finocchi e cetrioli, ancora freschi nella mia zona, disinfettati con l’immancabile bicarbonato
– nocciole
– caffe’
Per la cena: il resto delle rape (perchè non si deve sprecare nulla in questo momento e bisogna saper dosare ed acquistare) con fagioli cannelini,
un panino integrale, frutta e tanta acqua durante il giorno
Logicamente preparerò anch’io il ragu’ alla barese domenica, e una pizza sabato sera. Ma cio’ che voglio comunicare è che col cibo ci si sana e ci si ammala. La solita regola è volersi bene, mangiando con moderazione, perchè in questo periodo in cui ci si muove molto poco, non è necessario mangiare tanto per colmare l’ozio e l’ansia . Nel pomeriggio non mi faro’ mancare una lettura di libri del Kremmerz che non hanno mai una fine per la comprensione, pittura o chitarra o…una visione di cio’ che nel frattempo avete postato.
Perchè habitare in ununm non è solo guardarsi e toccarsi, ma sentirsi e “incontrarsi”…comunque