riallacciandomi al post di Ippogrifo11, sull’uso di droghe a fini rituali, mi ricordo delle letture dei libri di Carlos Castaneda, in cui un antropologo viene iniziato da uno sciamano messicano con l’uso di funghi allucinogeni.
E’ lo stesso sciamano pero’ che spiega poi all’antropologo che lo ha fatto solo per scuoterlo un po’ dale sue certezze, ma a rischio di danni permanenti, mentre e’ comunque possibile attraverso altre pratiche che non fanno uso di droghe di arrivare a quello stesso stato di coscienza fornito dai funghi, in modo piu’ lento
Quindi se chi usa I funghi in modo rituale conosce modi piu’ sicuri per arrivare a trasformare la coscienza, e’ plausibile pensare che nella nostra Tradizione la trasformazione di coscienza sia lenta ma sicura, di questo secondo tipo. D’altro canto lo stesso Kremmerz, in angeli e demoni dell’amore, fa capire la conoscenza delle sostanze psicotrope usate dale streghe in occidente, alcune spalmandosele sul corpo. Un caro saluto a tutti