Buongiorno a tutti, Cara m_rosa , mi piacerebbe avere una risposta ad una domanda che anch’io spesso mi faccio. Purtroppo questi deliri passionali, queste forme condensate di possessività e desiderio di controllo, di sopraffazione dell’altro, sappiamo che scatenano pensieri ossessivi, che assumono anche l’aspetto di entità fluidiche vere e proprie e da qui in poi, il caos. Pensieri ossessivi, deliri di ogni sorta e ancora una volta, assistiamo alla traduzione prima in parole e poi drammaticamente ai fatti, di uno scenario pronto a scatenare effetti a catena per le vite dei poveri esseri coinvolti e dei loro familiari, vite devastate ( e chissà, forse un legame che si protrarrà anche dopo…)
Sono d’accordo con Vitriol quando dice che è un problema culturale, di conoscenza di se…e dell’altro, io non sono pessimista ma il nostro paese da questo punto di vista è abbastanza indietro secondo me, pregno fin troppo di quella cultura dualistica, con una visione retrograda dei ruoli uomo-donna nella società, ancora separati, confusi. Confusi sono gli sguardi sul mondo, troppo ancorati paradossalmente alla paura e all’odio.
Ma si può fare, tanto o poco non importa, per contribuire a un miglioramento, d’accordo con Angelo, un “fare” che io vedo come parte di quell’ingranaggio che qui abbiamo metaforicamente chiamato Bussola: una coscienza serena ci fa rimanere in piedi durante le tempeste e diventa strumento necessario per metterci in ascolto delle idee dell’unità universo. Nell’arte, nella ricerca scientifica, in ogni piccola attività alla quale si è dedica la propria esistenza, credo che questo sia il segreto di molte persone che operano per il bene di tutti noi e anche della nostra ricercatrice dell’ospedale Spallanzani, che si mi da grande motivazioni e nella quale ritrovo la grandezza Italica. Auguro a tutti noi una felice giornata!