Bella l’immagine della danza “per mezzo della quale si espande la vita nel suo campo evolutivo”. In effetti, la materia sembra proprio danzare nel dare corso alle sue infinite manifestazioni. È nella manifestazione individuata dell’essere umano che sembra di assistere il più delle volte non a una danza bensì a uno sballottamento. Da qui, allora, la necessità di perseguire quella neutralità cui accenna G_B, così da non diventare schiavi delle sfere, come ancora ci ricorda G_B citando il Corpus Hermeticum di Marsilio Ficino. Il punto è che, prima ancora che delle sfere, rischiamo di diventare schiavi delle nostre sovrastrutture e delle gabbie mentali che ci costruiamo nel tentativo di trovare delle spiegazioni a quanto ci sfugge; per fortuna ci viene in soccorso il percorso ermetico-tradizionale ortodosso, che ci spinge a procedere nella semplicità anche concettuale: è la materia – nel nostro caso, la materia vivente- che attraverso di noi si evolve, facendo nel contempo evolvere noi stessi. Ma la materia ha i suoi tempi, così come ogni danza ha il suo ritmo.
Buona serata a tutti.