Leggo solo ora con attenzione il post di G_B. Incontrovertibili le affermazioni del Tuo scritto. Psicosoma sintetizza nel bellissimo dipinto, quanto il secolo scorso e sopratutto quello attuale ci impongono: bioritmi sempre più frenetici e purtroppo sempre più distanti dai Ritmi di Natura. Conseguenza sotto gli occhi di tutti, messa a fuoco per bene dalla Scienza, aumento esponenziale dei disturbi psicosomatici appunto, testimoniando il fatto che, con grandi numeri all’interno del tessuto sociale, molte persone scaricano sul fisico una qualche forma di disagio a livello psichico. Penso che in primis, ci sia la difficoltà di mantenere un giusto e dinamico equilibrio tra gli input della quotidianità e le esigenze profonde dell’essere, che, se troppo compresse da bisogni e/o aspettative artificiali, occludono le vere esigenze diciamo così dello spirito, il quale che piaccia o nò, sotto sotto, ce la mette tutta per far sentire le sue istanze. In tempi assai meno frenetici, ma comunque già forieri di grandi cambiamenti per l’umanità tutta, il Maestro Kremmerz, a proposito del continuo interscambio tra encefalo e fisico, così scriveva, se ben ricordo, che il “morale agisce sul fisico, che a sua volta reagisce sul morale”, e ben si comprende che, se l’azione prende una piega al negativo, prima o poi, purtroppo, qualcosa succede.
Ancora una buona domenica