Rispondi a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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wiwa70
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Ciao a tutti! Mi ha affascinato il tema del vento di cui avete parlato e per caso ho scoperto che non è solo un fenomeno terrestre ma anche cosmico: un’ansa di ieri della rubrica “Spazio e Astronomia” titola “Il soffio di un buco nero può accendere le stelle, anche alla distanza di un milione di anni luce” . Uno studio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica coordinato dall’italiano Roberto Gilli, sostiene che i buchi neri non godono solo di una cattiva reputazione di voraci cannibali cosmici, capaci di divorare tutto ciò che capiti loro vicino, compresa la luce, ma sono anche in grado di accendere nuove stelle, fino ad un milione di anni luce. Infatti, si è scoperto che getti di materia espulsi dal buco nero mentre divora quella circostante, grazie al suo irresistibile abbraccio gravitazionale, possono creare onde d’urto, le quali, propagandosi, riescono a raggiungere altre galassie e a comprimere a tal punto il gas contenuto al loro interno da farlo condensare in nuove stelle. Per Gilli è la prima volta che vediamo un singolo buco nero accendere delle stelle in più galassie contemporaneamente, ritenendo incredibile che una galassia possa aver voce in capitolo su ciò che accade in altre galassie a miliardi di miliardi di chilometri di distanza. Riflettendoci, in verità, non mi è parso così incredibile visto che nell’Universo tutto è UNO e quindi interdipendente e interconnesso… forse allora in futuro i buchi neri non saranno considerati solo un pozzo cieco senza fondo ma magari un giorno si scoprirà che rappresentano un trait d’union e passaggio tra mondi adiacenti e paralleli a conferma del fatto che ogni cosa è collegata all’altra! Buona giornata e un caro saluto a tutti i naviganti

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