Riparto dallo zafferano, per approdare ……….. al bergamotto. L’abbinamento ha una sua radice, più emotiva che etimologica. Parlando tempo fa di alimentazione più in generale con il Medico di Base, che conosco da molti anni e con il quale esiste un ottimo rapporto, ad un mio accenno alle proprietà del bergamotto, lo definì nell’immediatezza: “lo zafferano degli agrumi”. Molte ricerche in campo scientifico, pare abbiano dimostrato come i flavonoidi presenti in tale frutto abbiano un’azione simile a quella delle statine di sintesi, con riflesso sul contenimento dei livelli di colesterolo cattivo. Personalmente, ne bevo mezzo bicchiere tutte le mattine. Il colesterolo è un po’diminuito, le statine le ho ridotte, non eliminate (d’accordo ovviamente con il medico di base). Inoltre, grazie ad un polifenolo contenuto nel succo, svolge anche azione ipoglicemizzante, ma su questo aspetto non ho riscontri sul piano personale, avendo la glicemia da sempre nella norma. Ricordiamo poi ancora proprietà antiossidanti (oggi….. anti-age), grazie alla sinergia di un elevato contenuto in Vitamina C e Vitamine del gruppo B. Ahimè, però, molta Vitamina C, altrettanto acido citrico e stimolo dell’appetito, io sono un gruppo zero, per sua natura già vorace ab initio…… (pazienza). E’sempre consigliato comunque, prima di un utilizzo regolare, due parole con il proprio medico. Inoltre, da questo agrume (la cui coltivazione è circoscritta quasi esclusivamente in Calabria nel tratto di costa da Villa San Giovanni fino all’area di Siderno), si ricava anche un olio essenziale che, preso nelle giuste dosi, ma non so quali siano, pare abbia proprietà toniche per l’umore, rilassanti e antidepressive.
Per intanto, con un pizzico di sincero buonumore, auguro a tutti i naviganti un’ottima giornata.