Stasera mi affrettavo in macchina verso casa per rientrare prima del tramonto.
La mia strada quotidiana costeggia ai margini la città in cui vivo e separa la zona industriale dalle campagne e dai boschetti creando così una frattura (o una cerniera, dipende da come la si legge).
Musica nell’abitacolo, la voglia di arrivare, quando d’un tratto ecco un animale sfrecciare elegante tagliandomi l’immediato orizzonte in modo così rapido da sembrare un volo sulla carreggiata: Bambi!!!
Ancora stupefatta dall’apparizione tanto improbabile quanto fiabesca sto per pigiare nuovamente sull’acceleratore quando mi trovo costretta a una nuova e istintiva frenata ancor più brusca della precedente.
Un altro cerbiatto passa con sottili falcate lungo la stessa scia d’aria del primo, e come il primo sparisce nella strada sterrata che si perde alla mia destra.
Stavolta guardo bene prima di ripartire e incontro per un istante gli stessi occhi stupiti che ho io specchiati nel volto dell’automobilista che dalla corsia opposta ha inchiodato l’auto, proprio come me, e come me staziona imbambolato in quell’asfalto surreale, ritmicamente nascosto dal moto del tergicristallo.
Penso immediatamente a Tutti NOI, a questo giorno di aprile e alla sua magia tradizionale, ai segni della Natura che risplende e si muove anche nel cemento più greve…
E riparto dando nuovamente corso al tempo e ritrovando lo spazio verso casa, ancora incredula per il fatto che questi animali mai più avrei pensato che vivessero qui, e in pianura.
Ma non vedevo l’ora di raccontarvelo prima di chiudere questo giorno brindando alla VITA!