Anch’io ho letto oggi entrambi gli interessantissimi articoli web segnalati da Guglielmo tell e Tanaquilla. D’accordissimo con Ippogrifo, il mondo delle favole ho sempre creduto rappresenti un bisogno profondo dell’essere umano di contatto con l’io bambino, se vogliamo con l’anima priva di sovrastrutture, quindi bambina onnisciente per eccellenza, e, forse, le varie fiabe presenti in tutte le epoche ed in tutte le aree del pianeta, sono una proiezione plastica di questa naturale tendenza (Peter Pan docet).
Un caro saluto ed una buona festa a tutti i naviganti.