Credo che sulle falene e sulle loro singolarità comportamentali si debba fare qualche ridimensionamento, almeno per quanto concerne quell'”attrazione fatale verso la luce incandescente”. Da quello che ho letto sugli studi effettuati, sembra, lo riporto in modo stringato, che le poverine abbiano una loro struttura interna incentrata dell’orientamento riferito a corpi luminosi lontanissimi, quali sole e Luna, che permette loro il volo in traiettoria lineare. La presenza di fonti luminose artificiali, lampade e quant’altro, altera il meccanismo percettivo di orientamento inducendo ad un volo che istante dopo istante modifica la “posizione” della fonte inducendo una traiettoria di volo concentrico fino alla collisione con la fonte artificiale e la conseguente morte. Non è da vedersi, come sempre, l’intervento umano nel capovolgere gli equilibri naturali? Un caro saluto.