Rispondi a: Nato il primo germoglio sulla Luna

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Kohan Peter
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Riscrivo di seguito il pensiero di sopra, correggendo le imprecisioni della scrittura automatica dal cellulare, per una lettura più chiara e lineare… Scusandomi.

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Sembra quindi siamo tutti concordi nel precisare che i diversi elementi e fenomeni presenti in natura, intesi in termini unitari e non separatamente o sovrastrutturalmente, non vadano mischiati insieme e non siano neppure da prendere isolatamente.

Questo però a livello intuitivo mi fa pensare ad un dettaglio importante che rilevo e vorrei portare un esempio che renda meglio l’idea:

se potessi scegliere di Divenire “farfalla” o “falena”, che cosa sceglierei?

Immagino tutti sceglierebbero di poter tramutare/trasmutare in una bellissima Farfalla.

Mi pongo allora la domanda: perché?

Perché vive alla luce del Sole, gode del calore e i colori del giorno, vola liberamente sulle vaste distese dei campi in fiore sotto cieli tersi…

Non sarebbe lo stesso, certamente, per quanto riguarda la vita e l’ambiente di Falena, immerse in luoghi scuri/oscuri alla ricerca incessante della luce lunare o solare al crepuscolo, se non finendo infine bruciate volteggiando qua e là circolarmente, vorticosamente, sinuosamente… intorno ad una luce e lampada artificiale.

Esistono infine, nella tipologia delle farfalle dimensioni e costituzioni diverse tra loro, quelle che vivono quattro stagioni, un mese circa (una stradine), oppure una sola settimana…

Tali realtà sono strettamente connesse tra loro in termini della Verità unitaria, ma questa distingue in Sé diverse sfaccettature, beate e critiche o più drammatiche, della medesima, da non sottovalutate o prendere sottogamba per rimanerne infine invischiati pericolosamente (contrariamente alle diverse aspettative più recondide e profonde personali).

Non mi sento in effetti, propriamente o generalmente, come parte d’un tutto, ma penso che tutto sia parte della Verità, la quale procede o è proiettata da me stesso (il mio vero Io), sotto diverse luci e sfaccettature, dietro l’apparenza, assolutamente sostanziali e categoricamente consistenti in sé… Una Verità capace di trapassare, in modo più penetrante e tagliente la Natura composta d’immagini apparentemente separate, nonché poetiche, sentimentali ed emozionali esterne, l’anima e il corpo nella Realtà più Vera, vivida e sostanziale, Unitaria in Sé (non caoticamente, descrivendone un miscuglio di diversi aspetti informi o scollegati tra loro, mancando di coglierne molte volte la visione focale e centrale più autentica)… a partire da Dentro di noi.

A livello sensibile devo ammettere, personalmente, che la Verità che mi circonda è assai più profonda e penetrante (a volte – e comunque positivamente, da un punto di vista più interiore – inquietante, che può sconvolgere) di quanto non osi effettivamente im-magi-nare.
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