Rispondi a: Nato il primo germoglio sulla Luna

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Kohan Peter
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Pensavo in risonanza ai diversi commenti, come “le parole” aiutino a riflettere e “la visione” delle realtà ed evoluzioni naturali esterne suggellino il Mistero che si cela dietro l’apparenza fisica, tanto tangibile questa quanto – come sempre accade – sia così impellente la necessità della persona umana sensibile di connettersi da fuori allo Spirito di Vita, più che – apparenza ed emozionalità a parte – internamente.

È prodotta dall’esterno, mi chiedo, la visione che appare ai nostri occhi, o viene invece dall’interno?

Nel primo caso, non c’è alcun bisogno di comprendere il significato d’una data visione, bella o brutta, esterna, ma si può solo decidere d’accoglierla così come appare alla nostra soggettività personale oppure no.
Nel secondo caso, occorre comprendere e quindi tradurre dall’interno la verità, solo apparente e limitata, esplicativa, esterna.

La Natura non costituisce o comprime esternamente in sé la Divinità, mentre questa si trova invece seminata internamente, a mio personale e modesto, ma sincero dire e meditare, nel Cuore di ognuno (“matrice” se vista – l’Unità – solo esternamente, quindi funzionalmente e associata al Fare; “sostanza” se concepita internamente, quindi essenzialmente e associata all’Essere).

La Parola è Energia spirituale e comunicativa, parte da dentro e viene dall’Alto, non dipende dal Basso… Ma esattamente il contrario.
L’Origine determina la realtà esterna ad Essa (non il contrario), sigillandola internamente (in noi) e manifestandone i diversi significati parabolici apparenti esternamente… Un esterno che incanta e può così facilmente illudere, persino, posso dire, rallentando pesantemente il Cammino intrapreso, invece di favorirlo, se si rimane avvinghiati dal fascino esteriore che ne promana, pensando come da tal sentimento emozionale si potesse (si parla spesso di fatica e la si esorcizza nei fatti in ogni modo) assurgere alle vette più interne attese del bene da acquisire evolutivamente ed essenzialmente…

Con ciò non intendo smontare il sentimento derivante da un modello di vita manifesto esterno, attraverso l’incanto della Natura, ma comprendo che occorre inevitabilmente elevarlo ad una essenza vitale che può realmente svelarsi promanando solo da dentro di noi, da cui tutto in verità dipende anche estremamente.

La sintesi perfetta non é dunque data dalla manifestazione naturale esterna, ma dallo Spirito di Vita in cui e attraverso cui siamo immersi (volendo precisare il concetto del mio precedente messaggio) in anima e corpo, alla stregua di tutte le manifestazioni puramente esterne (a differenza invece di noi) naturali.

Un bruco può produrre, ad esempio, una farfalla oppure una falena… Può giungere a compimento di vita, come anche morire e deperirsi prima o essere divorato da altri animali, senza raggiungere l’evoluzione tanto – e non illusivamente – sperata ed ambita autenticamente.

Forse la Verità interna a noi stessi, personalmente, non dipende neanche dalla nostra capacità e intensità di manifestare il fascino mirabiliante esterno, ma piuttosto dall’estrapolarlo significativamente ed essenzialmente da dentro di noi, svelandolo o rivelandolo al mondo: umano e naturale medesimo; portandolo a compimento.

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