Ebbene sì, caro Peter, concordo sicuramente quando dici “non teoricamente ma esistenzialmente, nel sentirsi parte della Vita per formare un tutt’uno” a cui aggiungerei anche l avverbio di molto concretamente: una trasformazione vera, infatti, alias la morte del seme a sé stesso, affinché diventi germoglio, non può essere solo teorica ma necessariamente pratica, così come pratica è l opera di metamorfosi evolutiva della Materia che nella Schola si compie,con gli strumenti a disposizione,in modo graduale,visto che la Natura non fa salti…. Chissà se sarà questo che intendeva G.Kremmerz quando diceva” che per capire una cosa bisogna diventare quella cosa”? Un caro saluto e a presto