Rispondi a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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m_rosa
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Ho visto un film che voglio segnalarvi perché a suo modo affronta il tema del femminile nei suoi tre aspetti (non a caso il titolo è “i tre volti”) di donna giovane, adulta, anziana. E lo declina in una zona del mondo dove le donne godono di zero libertà e dove il desiderio di vivere la propria vita seguendo le proprie inclinazioni e dunque liberamente, non è loro concesso.
È la storia di tre donne, tre artiste che riescono a vivere la loro vita ribellandosi ai pregiudizi che le vorrebbero bloccare. Il desiderio si trasforma in volontà e fa si che la giovane riesca ad avviarsi verso ciò che desidera: iscriversi alla scuola di recitazione, la donna adulta che sta facendo l’attrice e che è l’unica accettata perché famosa, si ribella alle imposizioni del suo lavoro per aiutare la giovane e infine la donna anziana che è stata ballerina e pittrice e che tornata nel suo paese viene allontanata e costretta a vivere fuori dal villaggio, ma non per questo si lascia sopraffare, la si vede mentre dipinge, la sua, è l’unica casa del villaggio (è inquadrata solo dall’esterno) che ha un aspetto accogliente e lei (non è mai inquadrata di fronte) è l’unica ad accogliere la ragazza che lotta per la sua libertà. È la stessa storia che si ripete sempre e sempre in modi e forme un po’ diverse ma sempre con la stessa sostanza! Mi ricorda i tre volti della Sibilla sulla Montagna, ve li ricordate, Sorelle?

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