Parliamo di tempo, fretta, velocità e propensione all’approfondimento mentre osserviamo le nuove dinamiche della società liquida caratterizzata da correnti molto rapide che scorrono tangenziali alla superficie della conoscenza nella coscienza umana. Per mia natura non sono tra i sostenitori dei bei tempi che furono quando si aveva più tempo per saggiare con il pensiero la cadenza degli eventi. In tutti i tempi infatti l’uomo è riuscito a produrre devastazioni raccapriccianti e capolavori esaltanti (inutile riportare esempi noti a tutti). Credo tuttavia che, seguendo una traiettoria evolutiva elicoidale, l’umanità sia portata (per Legge di Evoluzione) a dover affrontare sfide sempre nuove in grado di mettere alla prova le differenti individualità per setacciare coloro che son maturi ad attestarsi più innanzi lungo l’elicoide da coloro che invece marciano a velocità ridotta e si posizionano nelle retrovie. In altre parole, è vero che viviamo in una centrifuga ma è anche vero che chi riesce a spuntarla ne esce grandemente fortificato e pronto a nuovi stadi evolutivi. Infine vorrei far notare che è stato già dimostrato sperimentalmente che il tempo così come noi lo conosciamo è una pura illusione. Il tempo infatti non è un contenitore che noi riempiamo con degli eventi ma è frutto esso stesso degli eventi che lo determinano. A basse velocità è impossibile distinguere la nostra percezione (illusoria) del tempo da quella reale ma mano a mano che le velocità in gioco crescono la vera natura del tempo emerge e si palesa a chi è in grado di percepirne l’essenza. Forse le velocità sempre maggiori cui siamo obbligati a vivere mentalmente le nostre quotidianità ci consentiranno di arrivare a carpire la natura del tempo e a farla nostra per permetterci di proseguire il nostro “folle volo” verso l’Infinito…