La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, “ha dimostrato per la prima volta – é detto in un comunicato – che una ridotta espressione di un gene, c-kit, conosciuto anche come recettore delle cellule staminali, diminuisce il potenziale biologico rigenerativo delle cellule staminali cardiache, riducendo la capacità riparativa del cuore, che dopo un danno inesorabilmente progredisce nello scompenso cardiaco. La cardiopatia ischemica e lo scompenso cardiaco sono la prima cause di morte e di ospedalizzazione nel mondo occidentale. La medicina rigenerativa basata sulla caratterizzazione biologica e sull’utilizzo terapeutico delle cellule staminali ha avuto un impatto enorme nello studio della biologia umana, soprattutto per le sue potenzialità nella prevenzione e cura di diverse forme di malattie cronico-degenerative come lo scompenso cardiaco. La medicina rigenerativa in Cardiologia negli ultimi tempi ha raggiunto tappe importanti dalla scoperta della capacità rigenerativa intrinseca del cuore fino alla prima sperimentazione clinica delle cellule staminali cardiache”.
A tal proposito può essere utile rileggere il post sulle cellule staminali (v.08 Dicembre u.s.) e quelli sull’NGF (v.post del 19 e 21 Agosto u.s.). Interessante è annotare come nel contenitore Miriamico espresso nel Forum affrontiamo degli argomenti e poi “per caso” sugli stessi temi emergono dei risultati scientifici innovativi; siccome il caso non esiste questo ci deve fare riflettere sull’importanza non solo del Forum ma anche di tutto il Sito della Schola in cui la Delegazione immette costantemente e generosamente a piene mani imput e idee vive.