Ho seguito il suggerimento di Bell a rileggere l’interessantissimo post del 12 dicembre 2017 (che fra l’altro consiglio a tutti i ricercatori per la puntualità delle argomentazioni). Di quel post mi permetto di isolare due passaggi: “effettivamente tutto ciò che entra attraverso gli organi di senso incide sui centri del riconoscimento e della comprensione comportando un rinforzo di determinati meccanismi oppure può attivare modificazioni di questi circuiti che poi influenzano tutto il nostro essere” e poi “se nutriamo in maniera sempre più costante un riconoscimento finalizzato attraverso le pratiche ripetute della Schola effettivamente la reazione sarà apprezzabile su diversi piani”.
Da questi discendo per tornare ad annotare come i centri del riconoscimento e della comprensione possano essere attivati da una educazione mirata, e perfino sviluppati fino a tutta la potenzialità della loro struttura, ma… per mia esperienza e osservazione… le pratiche della Schola, come credo di ogni Scuola autenticamente iniziatica del passato, forse non solo SVILUPPANO la struttura bensì lavorano nel senso della perfettibilità della stessa, cioè la RISANANO gradatamente fino a renderla sostanzialmente ‘altra’ e ‘migliore’: da qui l’attitudine a una trasmissione più fedele del principio vitale-solare.
Non so spiegare ‘come’ questo avvenga ma immagino che Bell significasse la medesima cosa con la frase “attraverso le pratiche ripetute della Schola la reazione sarà apprezzabile su diversi piani”.