Leggendo il post di Bell mi è venuta in mente una domanda che spesso mi sento rivolgere in farmacia: “vuole il farmaco originale o il generico?”. In effetti, da quando ci si è concentrati sul principio attivo e non sul nome del prodotto si va diffondendo l’idea che il vero agente terapeutico è, appunto, il principio attivo.
Dunque, la saliva dei serpenti contiene un principio attivo in grado di ‘rimodulare’ delle cellule cerebrali. Questo dimostra che la medicina ermetica tradizionale agiva scientificamente sulla patologia da sanare, dove ‘scientificamente’ significa con l’intelligenza-conoscenza del principio agente.
E’ allora conseguente chiedersi quanti altri rimedi tradizionali considerati empirici perché ancora non si è scoperto quale principio attivo entra in gioco potrebbero e potranno rimediare ad altri e numerosi casi di affezioni non solo neuro-degenerative che colpiscono l’organismo umano.
Da qui prendo le mosse per segnalare questo articolo
https://www.sciencenews.org/article/how-salamanders-can-regrow-tails-lizards-cant
in cui l’Accademia Nazionale delle Scienze a Pittsburgh rende noto che le salamandre, a differenza delle lucertole che ne hanno persa la capacità, conservano nel loro midollo spinale delle cellule staminali in grado di svilupparsi in qualsiasi tipo di cellula del sistema nervoso, ivi compresi i neuroni. Dal medesimo articolo si evince pure che le salamandre sono anfibi e le lucertole rettili, ciò che secondo una studiosa farebbe la differenza in quanto “più sono complesse le specie meno riescono a rigenerarsi”.