Come ha ben specificato il Maestro L.J.Aniel i nostri strumenti rituali hanno valore in quanto provengono direttamente dal cuore della Tradizione Ortodossa, il loro uso porta a raggiunge il fine al quale sono stati deputati purché chi li adopera abbia sposato la medesima finalità e dunque riconosca e “senta” e aspiri a diventare sempre più un tutt’uno con la Miriam Suprema che attraverso la Delegazione Generale, i suoi Maestri e la Pragmatica Fondamentale che la calano nella concretezza del vivere, arriva alla nostra portata.
Mi viene di immaginare la Miriam come un grande fiume di acque limpide, fresche, pulite, in grado di accogliere tutti gli affluenti che in quelle acque vogliono disperdersi per purificarsi e rinascere. Pensare di rimanere se stessi, con la propria acqua sporca, è eticamente e scientificamente impossibile, dunque chi non si sente in sintonia, chi non ha il coraggio di tuffarsi, o chi ha la malafede nell’animo, può proseguire per la sua strada come un rivolo che non viene alimentato da nulla, ne’ ghiacciaio ne falda acquifera…
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