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catulla2008
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Il post di Lucis_fero mi fornisce lo spunto per una riflessione che covavo da giorni (in tema con la Pasqua!).
Spesso si tende a pensare che la trasmissione iniziatica abbia a che fare con un ‘qualcosa’ di esterno, es. la candela accesa da tenere in mano. Ecco, credo che questa immagine sovente non renda efficacemente il fatto che ciò che conta più del fuoco è quanto il fuoco consuma per bruciare…
Cercherò di esprimere meglio.
Cito da pag. 269 del volume I de La scienza dei magi, Ed. Mediterranee: “Voi che tanto cammino avete fatto, siete mai penetrati nel laboratorio di uno scultore? Là troverete il fanciullo che comincia e sbozza la pietra, chi ne lavora il grosso e chi la mena a termine delineandone nettamente i contorni. Ma per arrivare a questo, bisogna cominciare da quella sbozzatura che il bambino fa della pietra, così per tutte le arti e specialmente dell’arte dei prodigi e dei miracoli che rappresenta la pratica della filosofia magica. Felice chi impara a temprar le spade in una fucina di un maestro spadaro, e chi ebbe fortuna di rinvenirne uno non ne perda le tracce, chè la magia si impara due volte sa la si ruba ad un artista”.
Ora, per la mia esperienza, il Maestro spadaro che ho potuto osservare all’opera ha utilizzato l’energia e la tecnica per forgiare la propria carne, persona, vita, passo dopo passo e punto dopo punto consacrando l’esistenza all’Idea. Non si tratta solo di ‘passare il fuoco’ quindi ma di utilizzarlo per togliere da sé quello che impedisce l’emergere della forma che si sposerà alla pietra diventando ‘scultura’.
In pratica? In pratica significa aver visto lottare contro squilibri fisici stagionali e occasionali per portare avanti dei progetti della Schola, vincere dolori e dispiaceri della propria vita privata, sbarazzarsi di risentimenti e orgoglio, imparare dalle sconfitte e non arrendersi davanti alle difficoltà, agli scherni, alla cattiveria gratuita, all’invidia, alla mancata riconoscenza, al tradimento delle aspettative personali…
Da tutto ciò se ne trae che la trasmissione iniziatica è un sapere che lega quegli esseri umani che hanno reso sé stessi candela, e dunque materia da consumare integralmente perché il fuoco restasse acceso: non inavvicinabili divinità religiose di cui si chiede il favore e da cui si aspetta la grazia, ma testimonianze vive e vere di quanto si può FARE … se si vuole e si accetta il sacrificio di tutta la volgare mondana pseudo-felicità.
“…il Maestro è nell’anima e nell’anima per sempre resterà. Viva lei BELLA E MARTIRE che tutto quel che chiedi ti darà”. Cantava Paolo Conte…: non un iniziato ma un artista.
Evidentemente la verità è VERITA’ e gli artisti di ogni arte sono servitori della medesima Legge.

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