In effetti trovo coerente e logico che un processo di purificazione sia di per sè selettivo. In fondo, credo si tratti di una sintonizzazione (più o meno) continua e mano a mano che si avvia un iter di destrutturazione nel nostro essere più profondo; viene spontaneo e naturale tararsi su certe frequenze piuttosto che su altre, o su tutte.