Interessante la sintesi che fai Fleurdelys nel post del 10/3. Recenti teorie considerano il placebo come una forma efficace di terapia collegata principalmente a fattori ambientali, cioè circostanziali alla situazione in cui avviene l’azione curativa, come il rivolgersi al medico, l’andare in ospedale, l’ascolto di una persona cara, la condivisione di un momento o una notizia positiva, il farmaco eccetera. Allora mi pare che “placebo” sia tutto il meccanismo, di relazioni e fattori vari, che ruota attorno all’attivazione per sanarsi che sembra divenire campo d’azione favorevole alla volontà (auto guarigione) dell’ammalato. Oserei un’analogia col terreno preparato ad accogliere il seme (Hermes dal Centro erogatore) che genererà la pianticella (Salute nell’ammalato).