Ho visto ieri il film “Caravaggio l’anima e il sangue” (di Jesus Garcés Lambert). Non sono una esperta d’arte ma, ovviamente, ho apprezzato il genio del Caravaggio. Mi hanno colpita i suoi fondi scuri, schiariti gradualmente fino a giungere alla definizione delle immagini, sì da far pensare che da un mondo nero e insondabile emerga la luce. Mi ha colpita anche il suo realismo/naturalismo privo di filtri. Alcuni affermano che il realismo del Caravaggio indica che alla luce s’ascende per la Natura. Attraverso la vita che risiede nelle cose naturali si monta alla vita che soprassiede a quelle. Ed è per l’unità della Natura che fiori e figure godono di pari dignità in Caravaggio. In questo senso è molto vicino a Bruno. Infatti sembra che Caravaggio facesse parte della frangia più innovatrice della cultura seicentesca ed è ritenuto vicino alla filosofia naturale ed ermetica bruniana, a Campanella e Descartes per l’avversione ai dogmi e l’anticonformismo. Qualcuno conosce più a fondo l’argomento?