A proposito di miti e leggende magiche del territorio italico, mi sono imbattuta nella pubblicazione di un libro intitolato”Fate, sibille e altre strane donne” scritto da una docente di Storia delle Tradizioni popolari” all’Università di Palermo(fondatrice di una casa editrice Folkstudio), che,tra le altre cose, parla delle “donne di fora”le quali,come gli anziani raccontano di aver visto e tramandano di generazione in generazione,si riunivano nella Piazzetta detta delle Sette Fate, in una torre oggi abbandonata,nel centro storico di Palermo. Per ‘Donne di fora’ s’intendeva sette creature magiche, fate, legate al mondo degli incanti,ma allo stesso tempo, donne in carne ed ossa,in grado d’interagire col mondo dei vivi ed oltre…capaci di apparire e scomparire e di conoscere i meriti e le colpe di chi camminava sulla loro strada e la stessa leggenda viene riportata da un antropologo in “Usi e costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano” che le descrive dicendo”queste bellissime donne di fuori, di notte uscivano nel cortile della Piazzetta mostrando al fortunato\a di passaggio: balli, suoni, feste e cose grandi. Se li portavano sopra al mare, fuori fuori, e li facevano camminare sull’acqua senza farli bagnare. Ogni notte compivano questa magia”. La torretta serviva a distribuire l’acqua del fiume Gabriele alla città, eppure, durante la notte gli anziani, assicurano di aver visto luci e colori!