Rispondi a: La Scienza Ermetica nelle Arti

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wiwa70
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Trovo interessante e affatto banale il tema proposto da Mandragola su cosa si celi dietro le apparenze di bellezza e perfezione e su cosa sia deforme o anormale: guscio o contenuto? E’ un tema che ha appassionato da sempre l’umanità e mi ha ricordato un’opera letteraria famosa di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”che com’è noto,parla di un bello,benestante e brillante gentiluomo che si fa fare un ritratto da un artista del tempo, che tutti ammirano per la sua perfezione estetica e purezza d’intenti, ma il comportamento del giovane, di cattiveria e depravazione morale, lo porterà a credere che il suo ritratto potrà manifestare i segni dell’invecchiamento e della corruzione mentre la sua persona fisica potrà in apparenza rimanere integra ..presto si accorgerà che questo escamotage di separare l’etica dall’estetica, è un’illusione poiché il suo ritratto ad ogni nefandezza compiuta, diventerà sempre più brutto e deforme fino a prendere le sembianze di un mostro, da nascondere in soffitta, che solo il fuoco potrà distruggere alla fine del romanzo. Lo stesso Dante Alighieri, molti secoli prima, aveva collocato, nel suo Inferno, personaggi gravemente corrotti moralmente ma di fatto ancora viventi per l’anagrafe… critica feroce alla società perversa del tempo ma che vuole insinuare il dubbio che possano esistere persone vive fuori ma già morte dentro..e credo che il tema sia ancora di grande attualità! Ma tornando a noi e alla concezione ermetica, a questo proposito mi sono chiesta: se la forma è la risultanza di un contenuto e dovrebbe corrispondervi, come può essere che esista una discrepanza così grande tra la bellezza e intelligenza di un uomo e il suo marciume interiore? Cos’è che non ha funzionato in quel caso?

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