Rispondi a: La Scienza Ermetica nelle Arti

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holvi49
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Quanto riportato da Tanaquilla9 induce a delle riflessioni che traggono origine non dalla ricerca di una spiegazione dei fenomeni, cosa questa, che è insita nella mentalità odierna abituata al ragionamento deduttivo, che tiene esclusivamente conto della causa-effetto, ma da un tipo di approccio che implica una immedesimazione, per quanto possibile, in tutto ciò che la natura manifesta per esprimere quell’insondabile mistero che è la vita. Quando si osserva, ad esempio, uno dei comportamenti delle creature viventi come riportato nel testo dall’autore, noi cerchiamo di comprendere tale comportamento riferendo il tutto al nostro modo di interpretare la realtà secondo i canoni a noi noti: è la nostra percezione della realtà che definisce le modalità di azione, risposta, intenzionalità e scopi di attuazione di una determinata sequenza comportamentale di cui l’animale, ad esempio, si rende attore. Mi sono chiesto molte volte come vede, ad esempio, un uccello, cosa sente e come vive la realtà che lo circonda; le forme ed i colori, sono come noi li percepiamo? E il suono? E le azioni che esso compie, sono così scontate per la “sopravvivenza”, o seguono un “copione ” che per noi è sconosciuto?
Per sapere cosa sia una cosa, bisogna essere la cosa stessa, dice il Kremmerz. Ma non si può, di certo, diventare un cavallo. Ma forse si può cercare di ristrutturarsi in maniera da avvicinarsi ad una modalità di essere che è più in armonia con la natura, in cui le altre forme viventi si esprimono in quella maniera che può in noi soltanto suscitare emozione per una bellezza inconcepibile.
Un caro saluto.

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