Durante l’ultima riunione dell’Accademia Giuliana ci siamo trovati a riflettere sul silenzio e anche noi, come kridom, tra le varie valenze, ci siamo soffermati anche sul silenzio come incubazione di un pensiero. Abbiamo fatto un parallelo col seme messo a dimora nella terra che, se esposto prematuramente alla luce, brucia. Da lì si è evidenziato come ciò avvenga anche in noi, ad esempio dopo un colloquio con il Maestro o più semplicemente dopo una riunione accademiale quando, naturalmente, viene di non parlare e di rifuggire da ambienti rumorosi o distraenti. È come se gli input ricevuti abbiano bisogno di un tempo loro per prendere forma e sedimentare. E dopo viene il momento della condivisione che non necessariamente è sulle certezze perché, come ci ricordava ippogrifo “le domande che si pongono gli altri ci fanno riflettere”.