Ricollegandomi al concetto classico di Arte come espressione del Bello e del Vero, ho difficoltà nel vedere in molta parte dell’arte moderna e, soprattutto, contemporanea tale connessione. Ad esempio, il famoso quadro “La Persistenza della Memoria” di Dalì mi comunica una sensazione di staticità, stagnazione che può avere qualche connessione con uno stato d’animo del pittore e che può empaticamente risuonare anche nell’osservatore ma in che misura è rappresentazione del Vero? Oppure, le installazioni relative agli animali in formaldeide di Damien Hirst sono Belle o solo forme di provocazione autoreferenziali? Trovo, al contrario, molto “evocative” le opere di Kandinskij o i prigioni di Michelangelo. Chiaramente il giudizio non può che risentire della mia soggettività e del mio metro di giudizio. Vorrei anche chiedere a Bell di non pubblicare solo le ricette ma anche le istruzioni operative…o quelle sono comunicabili solo a voce? :-)))