Vedo l’artista come una “creatura-antenna” che, pur attraverso la propria specifica attitudine, inclinazione o esperienze di vita, si fa canale ricetrasmittente di una Idea Unica…ma con moltissime sfaccettature diverse. Lo vedo come un “Bambino” che osserva la realtà e la vive attraverso una lente del tutto personale, e come tutti i bambini, riporta nella sua opera ciò che lo rende gioioso,orgoglioso ma anche,purtroppo, tutto ciò che lo spaventa e inorridisce. Gli artisti di tutti i tempi hanno rappresentato, a mio avviso, la cartina tornasole dello stato della società, delle sue rivoluzioni e delle sue necessità di cambiamento.Cercherò di vederla, la mostra su citata, perchè in effetti la paura, il dubbio, la follia ( intesa come il non-senso), sono “tappe” che ogni uomo sperimenta,secondo me :è il buio dal quale dobbiamo uscire “a riveder le stelle”, come diceva l’italico poeta Dante. Di quanto duri questo viaggio tenebroso poi… è tutt’altro che facile capirlo e allora mi aggrappo, fidandomi, alle parole del Maestro, la quale ci ricordò,tempo fa, che quando ci si trova nel mezzo della prova, spesso si è ciechi e non si riesce nemmeno a immaginare che la Luce possa essere….poco più in là !CHe balsamo queste parole!