Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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wiwa70
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Molto intrigante il post di Catulla alla luce del mito così prezioso se letto in chiave analogica e vorrei provare a cercare dei collegamenti a proposito del fegato: infatti in Fisiologia occulta(una sorta di Fisiognomica dell’Essere Umano)utilizzata in arte-terapia, il fegato corrisponde alla Volontà e gli alberi che si rivestono di carne richiamano subito l’idea dei muscoli(la cui muscolatura striata è di fatto volontaria) che di questa volontà sono gli esecutori; inoltre, mi sono ricordata che nei lavori accademiali, sempre nell’aratro, che è il principale strumento di lavoro di questa Terra, e che serve a mettere in moto ed attivare questa Volontà, la parte centrale(credo si chiami versoio) si era detto che assomigliasse molto al fegato! Naturalmente non so quanta scientificità meriti questa disciplina tuttavia sarebbe molto interessante che in una visione integrale della Medicina in cui si fondino i concetti ermetici con la scienza ufficiale, processo tante volte auspicato e auspicabile, sia inclusa sempre più una “Fisiologia della Terra” in chiave Ermetica Tradizionale e secondo una visione aperta di Terapeutica per arrivare a comprendere meglio anche noi stessi secondo il “nosce te ipsum” in un percorso sempre maggiore di consapevolezza della relazione tra l’Uomo e l’ambiente Natura che ci circonda…non è un caso che in questo periodo, esiste una grande divulgazione di studi sulle piante, in cui si ribadisce continuamente, con dimostrazioni scientifiche appurate, che le piante e i meccanismi e linguaggi del mondo vegetale, che sembrano così lontani da noi, hanno invece ancora molto da insegnarci!

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